Una medaglia singolare d'oro
trovata da monsieur de Boze custode delle medaglie del re da un religioso carmelitano scalzo che tornava di Levante nel 1749 di Pescennio Nigro diede al medesimo Boze motivo d'illustrare alcune circostanze della vita di quello Imperatore p. 105 del detto t. XXIV e di parlare insieme dell'altra medaglia, o piuttosto medaglione di argento probabilmente di Tiro che per settanta luigi d'oro aveva a Londra acquistato per detto Gabinetto il Vaillant (Medaglie greche p. 78). Queste sue riflessioni l'accademico le sentì leggere nel 1750 narrando l'accademico ancora l'impegno con cui aveva cercato detto "Pescennio" d'oro, e come quello col rovescio "BONAE SPEI" che gli era capitato in mano non gli era parso genuino. "Pescennio" con questo tipo "della speranza" ch'è il meno raro si trova fra le medaglie false in argento, e in oro anche nel Real Gabinetto, e d'oro lo aveva pure il museo di Saxe-Gotha, e quello d'Archot avanti di lui. Io averei voluto che de Boze avesse detto qualche cosa per giustificare che la sua medaglia fosse sincera, e che non lo fossero le altre mentre trovo più difficili di tutte a riconoscersi le medaglie d'oro, quando sieno legittime.Segue il tempo bello, ma io non guarisco.