ø A dì 19 detto venerdì.
Sto un poco meglio, ma non sono guarito perché provo tuttavia un sentimento fisico inquieto che mi dà dolore, e ch'è diverso dal sentimento morale inquieto, che si soffre quando la sede del male è nello spirito. Di questi due sentimenti il primo è più dispiacevole soltanto perché richiama l'idea della morte, ma quando non è accompagnato dal dolore è in sè assai meno grave, e meno crudele.
Tempo bello, e tiepido in alcune ore.
ø A dì 20 detto sabato.
Vado migliorando un poco.
Proseguendo il catalogo delle stampe della Real Galleria mi sono ingolfato in un lavoro noioso, e lungo.
Se almeno questa raccolta fosse più piena, e più scelta io imparerei in tale occasione, ma qualunque ella sia m'instruisce, e meglio m'istruirò se ottengo certi pochi libri che fo cercare a Vienna, e a Parigi. Con quelli che mi trovo acquisto dei lumi, ma non quanti bisognano in una materia divenuta vasta. Detta collezione è legata in tomi alla rinfusa. Pensavo che a volerla meglio distribuire andrebbero per un tempo tutt'i pezzi di un pittore, o incisore servati in cassette distinte per aspettare un corso di anni a collocarle in volumi che fossero completi, e di carte scelte, e pulite.