Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VII (1779)

Volume Settimo » Diario » D 7 » [Dall'8 febbraio] » p. 1109

Vostri segreti sta nascosta la ragione per cui gli deste tanto talento, e tanta vanagloria, tanto spirito di beneficenza, e tanto orgoglio, tanta eloquenza, e tanta voglia di abusarne sì spesso, tanta forza d'incantare, e di avvelenare, tanto genio universale, e tanto tempo per male impiegarlo. Cosa siamo! Perché non ebbe Voltaire l'anima di Montaigne, o di Racine, l'ingegno di Bacone, o di Newton? Più vicino alla morte divenne più scellerato, e non contento di tante corone acquistate, ne volle meritare una ancora dagli empi. E cosa credette? Si contradisse, onde non si può comporre il suo simbolo. Amico del gran Federigo lo somigliò in questo ch'egli non faceva quello che scriveva, e che l'altro scriveva il contrario di quello che faceva. Gli uomini stolidi lasciano il mondo nella barbarie, gl'ignoranti sostengono il fanatismo, ed i gran geni troppo spesso calpestano le sacrosante leggi. Resterà in onore Voltaire? Palissot dice di sì e n'é persuaso. Io ne ho dubitato altrove, rispettando le sue tragedie.