Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VII (1779)

Volume Settimo » Diario » D 7 » [Dall'8 febbraio] » p. 1108v

o A dì 14 detto domenica.

Voltaire, suo elogio. Non si scrive da me mai meglio di quando sono uscito dal leggere qualche cosa, che mi ha mosso. Scorsi di volo ieri sera l'elogio di Voltaire composto da Palissot e tradotto dall'abate Zacchiroli, e mi trovai scosso d'ammirazione per quest'uomo di cui da molto tempo rispetto il genio. È egli un uomo unico! Posso stimarlo, e non dir tanto. Si trovano tante cose ne' suoi scritti, tante circostanze nella sua vita, tanti effetti nella moderna società de' suoi sentimenti che alcuni possono scriverlo. Ma un inglese diceva che la sua poesia è piena di voltairismi, e la sua prosa gli ha pure: ma un filosofo placido osserva ch'egli ha migliorati i costumi, non ha instruito con insegnare delle novità, e che contento di piacere ha tutto sacrificato al gusto di scherzare; ma un uomo ragionevole non approverà mai la maniera con cui ha battuta la religione dominante, ed ha scritto dei suoi nemici; ma... Altissima Provvidenza voi ci avete dato un Voltaire e perché! Nell'abisso dei