molte postille da fare, e lo faccio, e trovo molte cose che dovrei cucinare altrimenti. Ma quelli del mio carattere non sono domani contenti di quello che scrivono oggi. Io sono portato a sbozzare in grande i miei pensieri, e se facevo il pittore non sarei stato Carlin Dolci, ma il Volterrano, e quando poi gli rileggo non sempre gli approvo. Tocco ancora dell'istorie giornaliere di cui vi sarebbe d'aggiungere il seguito, e delle cose che poi hanno mutato faccia, o che ho scoperte diverse da quello che mi erano parse. Insomma bisognerebbe che a questi miei fogli dessi ogni tanto una doratura per lasciarli in buon grado, ma tutto il frutto che n'esigo è il divertimento che mi danno a fargli depositari delle mie idee, e a darmi il comodo di ripassarle, di combinarle con le presenti, di scorgere le mutazioni successe nel mio spirito.
Vi scrivo ancora delle notiziole che vorrei aver sempre alle mani per tessere i miei discorsi con qualche rifioritura.Tempo medesimo.