Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VII (1779)

Volume Settimo » Diario » A 7 » Gennaio » p. 1086v

o A dì 12 detto martedì.

Leonardo Frati. Un tal Leonardo Frati nostro cittadino pittore, toccatore in penna, disegnatore, e quello, che ciascuno vuole, ed uomo perciò di un carattere originale che ha passata la sua vita in diversi viaggi, e che tira un pensione per servire al Real Gabinetto di Fisica è stato spinto a tessere la propria vita da Sua Altezza Reale e dalla Granduchessa, che alcune volte si divertono a farlo discorrere, e mi si dice che ne abbia composti due libri pieni di cose curiose.

Se la termina questa sua Vita, il Frati la potrà collocare accanto a quella del Cellini, ma se alcuno non gliela pulisce non darà fuori cosa, che possa leggersi essedo affatto inculto. Vero è che anche le memorie di questi uomini interessano. Chiunque ha talento, se si pone a scrivere la propria vita, è sicuro di esser letto purché ingenuamente scriva il bene, ed il male, dica senza ritegno i suoi vizi, e senza vanagloria le sue virtù, e la sparga con tutto ciò che gli cade in mente. Il Frati se non dirà delle cose buone, dirà delle cose forse nuove, e certamente curiose, e strane.