La lingua francese mi pare che la conservi meglio della nostra. In fine vi sono due poesiuole, una intitolata Félicités éternelles; l'altra On baise la mule du Pape: origine de cette cérémonie, le quali non sono gran cosa.
ø A dì 14 detto giovedì.
Tempo un poco nebbioso.
Di tante persone forestiere che vedo poche sono quelle che mi piacciono, giacché fin ora non ne ho incontrate se non tre, le quali amerei di poter trattare spesso, e di averle per amiche (il signor Armano, il cavalier Hamilton, e monsieur Dutens).
ø A dì 15 detto venerdì.
Tempo fosco.
Fra le strane cose de' miei tempi è stata una quella d'introdurre sul teatro il verso martelliano adottando un difetto della lingua francese, quando per buona sorte la nostra lingua che ha poesia aveva il verso sciolto tanto bello, tanto comodo, tanto adattato al tragico, ed al comico. Siamo debitori di ciò ai lombardi, ed il Goldoni ha certo delle buone commedie che hanno questo solo difetto, e che cadono in scena per la difficoltà di poterle ben recitare.