Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VI (1778)

Volume Sesto » Diario » G 6 » [Dal 26 marzo] » p. 944v

instruito, e divertito. Una serie di molti simili è una raccolta curiosa, e interessante. In essi ho imparati molti nomi di pittori fiamminghi, e francesi, che non avevo mai sentiti nominare, la stima in cui gli hanno gli amatori di Parigi, e gli eccessi del furore per certi soggetti che l'Italia più povera, e più avvezza alle cose di una vera beltà sobria, e corretta, non ideale, e manierata, non sa tanto stimare. Nel porgere io alle occorrenze il mio sentimento a Sua Altezza Reale non seguito, che un senso interno. Per le cose le quali non danno frutto non trovo regole per stimarle. Io penso che può acquistarle un sovrano, cioè un ricco, ma penso insieme che siamo in un paese più povero di Parigi, e di Londra dove le fortune istantanee non danno comodo di andar dietro ai capricci. Penso pure che abbiamo più cose in commercio, e meno compratori degli esteri, e non misuro la voglia del venditore, con la voglia del compratore, ma le circostanze del primo, con quelle del secondo. Penso finalmente che il valore delle cose di lusso non è mai fisso, e che i professori, che stimano, e dai quali sento delle cose strane, non valutano che con pregiudizio quello ch'è mostrato loro. Chi mi disingannasse su questi principi mi renderebbe un buon favore. Cerco d'istruirmi con tutt'i mezzi, e profitto delle circostanze, giacché non ho tutt'i comodi necessari, o che ragionevolmente potrei desiderare.

Tempo un poco nebbioso, ma piuttosto bello.