Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VI (1778)

Volume Sesto » Diario » E 6 » Marzo » p. 935

A dì 12 detto giovedì.

Tempo buono, specialmente nel giorno ma freddo assai.

Non vi è certamente cosa che renda più sensibile la forza del talento umano quanto l'invenzione della scrittura cioè dell'arte di comunicare i propri pensieri col soccorso di segni sensibili. Manca ancora un'opera che abbia raccolti tutt'i modi della scrittura, per quanto in molti libri, ed in specie nell'Enciclopedia sieno stati dati molti alfabeti di vari popoli. Non basta questo; bisogna sviluppare l'uso loro, ed il meccanismo per cui diverse nazioni con tali caratteri spiegano i propri sentimenti. Il lavoro sarebbe curioso, e disegnerebbe la forza dell'ingegno umano, che con tanta varietà staccandosi dalla scrittura rappresentativa è passato a inventare moltissimi mezzi con servirsi fino, come i peruviani, di cordicelle di vari colori, e caricate di nodi come a Selam di fiori (Gazzetta de' Deux-Ponts 1777 p. 591) per ispiegare le percezioni dell'anima.

Questo varrebbe bene la pena che tanti si danno di scrivere delle cose degne della più alta dimenticanza, o del più alto disprezzo. Ma vi vuole dello studio, e vi vogliono dei capitali dei quali mancano costoro, che con ridicolo ciarlatanismo dommatizzano sopra progetti o falsi, o aerei.