maggior poeta, e con un buon numero di elogi de' nostri valorosi toscani, pubblicati nella insigne, e magnifica raccolta già fatta. Noi dobbiamo molto aspettare da questo buon filosofo economista; giacché egli ha il talento di scrivere con brevità moderata, e chiarezza. Io godo di essergli amico, senz'aver bisogno degl'impulsi dell'amicizia per lodarlo giustamente". Ho carteggiato con l'autore di quest'elogio, ma non lo conosco se non per lettera, e per aver vedute altre sue cose. Egli ha uno stile vicino alla perfezione, e questo squarcio ha dei pezzi felici, ma è un poco lungo. Questo lo dico per la verità, e non perché mi ha lodato. Vero è però, che alcuni potranno trovar da ridere, che l'Antiquario di Sua Altezza Reale sia predicato per un maestro di pubblica economia. A me stesso la cosa ha fatto del colpo, ma bisogna apprezzare la buona volontà del lodatore. La mia corrispondenza di lettere negli anni scorsi è stata su questa materia, ed ei non ha pensato più oltre.
Tempo coperto.