Diario
A 6
A 6
Ad Maiorem Dei Gloriam.
MDCCLXXVIII.
Efemeridi.
Gennaio
Gennaio 1778.
o A dì 1° detto giovedì.
Tempo assai piovoso nella notte, e nella mattina, onde la gala non è stata migliore d'anno. Io però avendo pranzato dal signor Filippo Neri, benché solo, non ho passata male la mia giornata, avendo ogni tanto bisogno di squotermi, e di ciarlare. Il discorrere per moltissimi è un vero bisogno, e di qui nasce tutto quell'inutile verbiagio di società, quel metafisico che si è portato egualmente nell'amore, che nella teologia, nelle belle arti, che nella cucina; quella finezza nel progettare l'ottimo per tutte le cose, e nel ridire sopra qualunque oggetto, e sopra qualunque persona tanto sia un nume, che un ciabattino. Senza questi soggetti fattizi nella società vi sarebbe tanto silenzio quanto fra i certosini, ed i salvatici. Ancor io confesso che molte volte soffro a non avere con chi parlare, tanto più che non so parlare con tutt'indistintamente come fanno i ciarloni.