Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » S 5 » Ottobre » p. 845v

A dì 3 detto venerdì. o

È principiato a piovere nella notte ed è seguitato nel giorno a riprese.

Io mi prendo diletto a discorrere con i migliori professori di pittura che capitano, e trovo nei loro gusti, e nei loro giudizi una diversità singolare, ed una prevenzione maravigliosa. M'instruisco con i loro discorsi, ma poi penso a mio modo, giacché vedo che gli altri così fanno, e il sentimento che sveglia la vista di un oggetto non può internamente celarsi. Alcuni parlano per entusiasmo, altri per impostura. Gli ascolto non di meno, e se mi danno qualche lume perdono loro quanti errori, o quanti sbagli fanno. Se mi davo prima alla cognizione delle belle arti, a quest'ora mi sarei molto impratichito, e non sarei più scolare. Quello che abbia profittato, e quello che penso, lo dirà la mia sopracennata Lettera intorno ai quadri del Granducato che vado proseguendo.

A dì 4 detto sabato. o

Doppo esser piovuto nella notte la giornata è stata bella.

I ragionamenti delle migliori conversazioni sono tanti capitoli di Montaigne. Intavolato un discorso si passa di grado in grado in molti soggetti disparatissimi, ed in molte questioni che non pare che abbiano relazione alcuna con esso. Pure tutto è legato, e nel tortuoso giro dei parlari vi è sempre un attacco che unisce almeno per contatto gli anelli. Vero è però