Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » S 5 » [Dal 23 Settembre] » p. 843

dell'Angelo che gli sta allato. L'aria della sua testa è grossolana. Quella delle altre teste sorprendente. La Vergine è una bellezza ideale. Molto più gli angioli. Vi amerei più campo per riposare l'occhio. Chi era meco dubitava di qualche scorrezione, ma io non ve la scorgevo. In somma però il lucido solo dei colori mi pareva che fosse quello che potesse fare anteporre questi quadri ad alcuno di Raffaello, il quale aveva più verità, ed abbagliando meno dilettava egualmente.

A dì 26 detto venerdì. o

Tempo un poco nuvoloso.

Siccome uno si disinganna di molte cose vivendo, così si scopre ancora che l'amicizia è una virtù come tutte le altre da cattedra, e da romanzi. Io non vi ho mai contato assaissimo, ma ora conosco che l'amicizia si scambia con la domestichezza, che si sostiene per abito, o per interesse, e che muore quando questo cessa, o diviene languida quando si appoggia solo a quello. Alcuni credono, e dicono di essere amici di tutto il mondo, e si tengono per corrisposti; io non so profanare questo nome, e non sento che alcuno de' miei eguali possa aver voglia di avermi quell'affetto che vorrei. Anzi ormai non ne conosco.