delle Loggie vaticane, delle pitture di Raffaello nella Farnesina, ecc., di modo che se si seguita questa impresa averanno i dilettanti ovunque sotto gli occhi le opere più belle, e più famose che possegga la capitale del mondo cristiano. Queste stampe veramente sono molto care essendo miniate sui contorni incisi in rame, ma lasciano dietro a loro quante ne sono state fatte in passato, e scoraggiscono a fare in questo genere senza colori cosa più vaga, e più vera. La cosa non è nuova, ma è stata facilitata assai in Roma ed io credo che vada favorita perché un'invenzione simile, se non smontano i colori, è l'unica che possa conservare, e moltiplicare le meraviglie degli antichi, e dei moderni pennelli.
A dì 11 detto giovedì. ø
Tempo simile.
Lettera di Mengs sopra le pitture del re di Spagna. Ho letta stamane di corsa una lettera di Mengz sopra le pitture del Real Palazzo di Madrid, stampata poco fa a Turino, in 4°, nella quale dà alcuni suoi pensieri relativi alla pittura, e da gran maestro spiega molte cose, lasciando travedere l'alto disprezzo che ha di tutt'i pittori.
Cade però nei suoi giudizi in qualche contradizione, e non esemplifica bene le sue idee, né decide i caratteri dei pittori di primo rango con precisione. I quadri poi dei quali parla non sono