Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » R 5 » Settembre » p. 836

troppo, o che creda importanti. Lo sarebbe la storia naturale, ma si creano le più volte dei romanzi, o si spacciano delle supposte scoperte che gettano a terra le cognizioni che credevamo di avere, o le osservazioni dei trapassati più bravi, ed accreditati filosofi. Nell'agricoltura s'introduce il ciarlatanismo come in tutte le altre arti. In somma il sapere umano vedo ch'è tutta via come gli ornamenti femminili, che danno solo dell'apparenza, e mutano spesso di moda. Ai giovani le verità paiono molte, per i vecchi si riducono in poche carte. Doppo aver letto assai, i libri sovente nauseano, perché si trovano rifrittumi, o depositi di errori, e di falsità al più bene abbigliate. Potrei fare la satira anche ai secoli passati, ma glielo fa bastantemente il vedere quanti pochi sono i libri classici in paragone di quelli che sono stati scritti, o per passatempo, o con buona fede, o per zelo. Sarebbe questa nausea un principio di disgusto senile?