A dì 23 detto sabato. o
Tempo un poco turbato.
Il vivere è una gran scuola! Perché non si crede alla storia, e si legge come i romanzi, per ciò abbiamo bisogno dell'esperienza per imparare a conoscere il mondo. Ma quanti sono che anche doppo aver vissuto assai non lo conoscono, benché non sieno volgo? Tutti coloro che vogliono esser creduti savi, e prudenti, e che si prendono l'impaccio di volerlo regolare secondo i loro capricci, o secondo le loro voglie. Questo è pure un'occupazione di molti che seriamente si danno aria di riformatori. Quello che oggi si disfà, si disfà perché fu fatto male da chi ebbe tutta la presunzione di saper far benissimo. Forse si rimonterà il mal fatto con egual sicurezza di rifar meglio. E intanto sette, o otto nell'Europa sono quelli che danno il nome ai sudori di questi saccenti rimesticatori del genere umano, e se un povero popolo in America vuol far senza la carta bollata per non concorrere alle voglie d'imperiosi padroni, si alza il grido per chiamarlo ribelle, per calpestarlo, e si comprano gli uomini in Europa per mandargli colà a combattere contro questi