Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » Q 5 » [Dall'11 Agosto] » p. 830v

A dì 19 detto martedì. ø

Il tempo ha fatto burrasca di vento doppo le due della sera.

Leonardo Frati. Non conosco un uomo più singolare di Leonardo Frati, che ho rammentato altre volte. Egli è stato spronato a scrivere la sua vita, e se la finisce non sarà meno singolare di quella del Cellini.

Fui ieri a vedere il modello in grande di un capitello corinzio che aveva fatto per la cattivissima facciata di San Marco ch'è quasi terminata, il quale sarebbe riuscito bellissimo se si fosse messo in opera, ed in questa occasione veddi il suo studio ove ha di tutto. Nella pittura non è riuscito molto, perché non disegna correttamente le figure, ma modella all'eccellenza, tocca in penna, intaglia, minia, e fa quanto vuole con le sue mani. È cervello strano per sé, ma galantuomo, ed onesto, e tutto intento a immaginare cose nuove, e bizzarre. S'egli fosse regolato, potrebbe guadagnare, ma i suoi capricci lo ingolfano a seguestrarsi dalla società, ed a lavorar solo per sbizzarrirsi, onde è povero, senza curare di essere altrimenti. Questi uomini sono buoni a partorire delle cose nuove, ma non possono adoperarsi in quello che si vorrebbe, essendo forniti di un cervello che produce in loro un carattere diverso da quello degli altri.