Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » I 5 » [Dal 13 Aprile] » p. 782v

A dì 25 detto venerdì. ø

Tempo molto bello.

L'Imperatore è andato privatamente a Parigi a vedere la sorella regina. Questa cosa m'immagino che porrà in orgasmo i cervelli francesi facili a fermentare, e che si sentiranno molte poesie allusive a questo avvenimento straordinario. Già hanno composta poco fa una commedia in sua gloria,

fondata sopra un fatto di magnanimità, che si raccontò di lui.

A dì 26 detto sabato. o

Tempo un poco nebbioso.

Si dice che le buone commedie sono atte a riformare i costumi quanto, o più delle prediche. Ma quelli che le rappresentano doverebbero essere i primi a ritrarne profitto. Non di meno quanti sono i comici virtuosi? Una persona che si picchi un poco di onestà non vorrebbe esser stimata quanto loro. Dunque il teatro non fa i buoni, per quanto non creda che il teatro sia cosa cattiva.

A dì 27 detto domenica. ø

Tempo fosco, e coperto.

È del tempo che non ho parlato del mio Montaigne. Non è per altro raffreddata la stima che ho per questo filosofo. Di quando in quando mi trattengo con lui, mi rimetto alla memoria le sue massime, e rileggo le sue riflessioni. Ma i miei presenti studi mi occupano altrimenti, e lascio poche ore a certe cose estranee ai miei lavori. Nondimeno questi non mi rimuovono da' miei passati giudizi, e dalle mie passate predilezioni.