I 5
I 5
[Dal 13 Aprile]
A dì 13 detto domenica. o
Tempo un poco nebbioso.
Relazione della Siberia. Ho fra mano un libretto per darne l'estratto nelle Novelle Letterarie che fa ribrezzo a leggerlo. Egli è una relazione di un ufiziale francese (il colonnello cavalier Francesco Augusto Thesby de Belcour) al servizio della confederazione di Pollonia preso dai russi e relegato in Siberia (Amsterdam, 1776, in 8°). Non vi è libro che faccia una pittura più orrenda dei moscoviti, e della Siberia, di questo. Io non dirò in dette Novelle che poco, e qui non ho tempo né voglia di ricopiare il racconto degli strapazzi che ricevette l'autore, le crudeltà ed estorsioni che commettono i russi nella Siberia, l'orrendo ritratto che si delinea della loro barbarie ed ignoranza. La filosofia, e la ragione ha pochi seguaci. Si ammirano i moscoviti come una nazione che comincia a risplendere, ma tuttavia è rozza, piena di vizzi, corrotta, e guasta. Gli sforzi di Caterina non possono valere a spargervi la coltura, ed a togliere i vizi. La vastità dell'impero impedisce ogni connessione di sistema, e fa mancare alla vigilanza l'energia. Questo libretto è raro perché non può non essere interesse dei russi il sopprimerlo, ed io l'ho avuto d'alto.