A dì 23 detto domenica. o
Opere dell'abate Barthélemy. Non si può controvertere all'abate Barthélemy, custode delle medaglie del re di Francia, il merito di una solida letteratura. Negli Atti della Real Accademia delle Iscrizioni e Belle Lettere vi sono degli squarci che gli fanno molto onore, come altre volte dovrò dire, ed è un danno che non abbia proseguita la sua Paleografia numismatica,
il primo saggio della quale ci diede nel t. XXIV, p. 30 e seg., se non fu forse per la troppa difficoltà del soggetto più facile a immaginarsi che ad eseguirsi. Uno dei suoi studi è stato intorno alle medaglie fenicie. Nel Giornal des Sçavans ha dati alcuni squarci di sue osservazioni sopra le medesime. Io ho desiderato di vedergli, ma fin qui non mi è riuscito di trovare il volume di detto giornale per l'anno 1760: ond'è necessario che mi limiti a dire quello che ho incontrato nella seconda lettera ai medesimi, compresa nel volume del 1763, e inserita nel mese di novembre. Vi sta unita una tavola di medaglie che si cercano di spiegare, ma l'autore, nel tempo medesimo che espone le sue congetture, rileva con modestia le sue difficoltà. Il fare di essa un estratto sarebbe difficile senza la figura delle medaglie