Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » E 5 » [Dal 3 Febbraio] » p. 747v

A dì 4 detto martedì. o.

Tempo bello molto.

Io trovo delle persone educate, culte, religiose, sensate farsi acerrime oppositrici della moderna filosofia che vorrebbe, e vede in qualche luogo cancellata la tortura, e la pena di morte nei codici criminali. Che vuol dir questo? Io dissi in questi giorni ad uno che la massima che sosteneva contraria all'umanità, ed alla retta ragione smentiva il suo abito, la sua professione, il suo carattere, la sua religione. Ma gli uomini sono troppe volte contrari a loro stessi, ed un pregiudizio è un'ellera che s'incorpora potentemente nelle querci più orgogliose, e le riveste. E perché volere che gli uomini si tormentino, si uccidino? "Cui bono", per noi? Siamo timidi da dubitare della nostra sicurezza quando dei nostri simili non abbiano le braccia strappate, e quando non sieno appesi ad un patibolo? L'esempio a nulla serve. In un nostro teatro una parte degli attori comparisce straziata dal morbo gallico, ed il primo violinista è anche mostruoso. Per questo vi sarà un giovinetto che più si ritenga da esporsi ad un simil pericolo? In somma molti predicano la pietà, e amano che la giustizia non la eserciti sui nostri simili. Andate lontani da me uomini che non apprezzate la compassione: vi