Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » A 5 » Gennaio » p. 720

dorature, pitture, stucchi, marmi, bronzi dorati, parati, specchi ecc. È vero che un tal Fabbroni, il quale dipinse tutte le volte, era un pittore assai mediocre, ma è vero ancora che per tutto il resto la cosa è superiore allo stato di un gentiluomo privato. Il fratello erede lo conosce, e intende che volendo vender tutto perderà assai, e volendo ritenerlo vedrà andarlo a male sotto i suoi occhi.

Il defunto si divertì in questo lavoro per molti anni, e spese gran parte delle sue entrate ecclesiastiche che aveva in Francia, vivendo per sé in una gran ristrettezza, e da povero come era nato. Per altro questo quartiere ha le sue tare, ed è mescolato di gusto francese, e italiano, ed accoppia del bellissimo a canto a varie cose di gusto gotico, perché non è con nobile semplicità, ma caricato soverchiamente di ornati. Quante sorte di ridicolezze si trovano nel mondo! Ma l'Albergotti medesimo era un soggetto pure ridicolo, e fanatico per tutto quello ch'era francese. Si alzò dalla povertà ad uno stato più che comodo con colpi di fortuna, e visse facendo molto ridere col suo strano, e singolar carattere veramente comico.