Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume IV (1776)

Volume Quarto » Diario » T 4 » [Dal 25 Novembre] » p. 700v

A dì 26 detto martedì. o

Tempo coperto e rigido.

Senatore Francesco Gianni. Quanto sono variati i nostri costumi! Bisogna fare questa esclamazione quando si vede il senatore Francesco Gianni suonare nei pubblici teatri il violoncello anche fuori del Carnevale. Questo ceto in 230 anni in circa è molto decaduto, e pare che non dobbiamo avere più senatori. Ma prescindendo ancora dal carattere, è proprio per un uomo fatto, per un cortigiano, per un ministro il farsi vedere sonare come uno pagato fra persone diseguali? I nostri avi averebbero detto di no. I nostri nipoti che diranno? Verisimilmente crederanno con pena che vi sia stato un tempo in cui questa, e molte altre cose disdicessero. I primi senatori averebbero forse piuttosto pensato che un sonatore fosse stato fatto senatore, perché un cavallo fu in Roma rivestito di questa dignità, che un senatore potesse scendere in un tempo a fare questa professione. E certo che quello era più verisimile, mentre ogniuno ama di inalzarsi, ma è contro la natura l'avvilirsi.

A dì 27 detto mercoledì. o

Pioggia minuta, e tempo coperto, fosco, umido, e rigido.

All'Accademia dei Georgofili per leggere qualche cosa ho letti due squarci delle mie Lezioni di economia politica sopra le fatiche, e sopra i requisiti delle medesime. Io gli composi negli anni passati quando pensavo a questo lavoro, e mi è parso che sieno piaciuti. Ora sono assai