A dì 16 detto sabato. ø
Tempo turbato, e coperto.
Spintria. Nel Real Gabinetto non ho trovata alcuna spintria, o sieno di quelle medaglie di Tiberio di cui parla Baudelot, L'utilité des voyages, t. II, p. m. 683, le quali hanno da un lato delle figure lascive e dall'altro dei numeri.
È probabile che se mai vi sono state, Cosimo III, il quale era un principe molto devoto, le facesse levare, e alcun altro per fargli la corte le scartasse, o le separasse dalle medaglie per scrupolo. Anche dei priapi la Real Galleria è scarsa, ma di ciò se ne dà la colpa a Giuseppe Bianchi, supponendo che gli vendesse a suo profitto a un signor francese. Nel Museo Tiepolo, classe III, p. 391 e seg., vi sono indicate fino a 69 spintrie. Mi si dice che non è difficile incontrarne in Sicilia, ma vi è ancora chi crede che sieno imposture moderne. Nel Meursio, Elegantiae latini sermonis, colloquium VII, dice Tullia: "Vidi ego, Romae, in domo Ursinae, nummos duos, alterum ex aere, alterum ex argento, in insula Lesbo, ut dicebat, cusos. In altero, Sappho nuda, cum nuda puella tribadico confligebat duello. Vir nudus in altero, dextro nixus genu, puellam sustentabat nudam, et pilo figebat, divaricatis femoribus, faventem.". Di tali medaglie non ho altra notizia.