A dì 28 detto mercoledì. ø
Tempo fosco con pioggia nella sera.
Presentemente sto a tavolino da 8 o 9 ore il giorno, e non ne trovo incomodo. Prima vi stavo qualche poco meno, perché le mie incumbenze non lo permettevano. In gioventù non vi sono stato maggior tempo, perché il mio sistema è stato non di studiare molte ore, ma di studiare ogni giorno, e di non dispensarmene se non per poca sanità o per qualche straordinario accidente. Ora che invecchio, e che il mio piacere, ed il mio obbligo si combina ad esigere che io applichi senza interrompimento, e senza noia, perché posso passare di una cosa in un'altra, spero che seguirò il metodo intrapreso, e che le distrazioni non mi dissiperanno perché il mio cuore è ghiacciato, e non ho altra passione che possa tormentarmi se non si ammutinano le mie idee, e se non perde la ragione il suo diritto.