Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume III (1775)

Volume Terzo » Diario » S 3 » Settembre » p. 516

Policratico, cap. 2. Io non lo ricopio perché sono bastantemente convinto di quanto rileva il greco scrittore.

"Tandem ad magistratum delata haec iniuria, qui maritum cum dedecore exulare iussit. Cum vero ante tribunal starent, a iudice iussus est maritus clavem porrigere, ut, aperta sera, onere liberaretur miserrima mulier. Sed in tam praeclaro invento sibi gratulans, id recusavit, praetendens amissam esse. Quocirca adhibito cultro rimam fecerunt, per quam elapsa est, quaeque adhuc in opere tam praeclaro cernitur. Apud magistratum deposita haec bracca tam diu asservabatur, donec ego in Falstriam venissem, serenissimum principem D. Christianum V aegrius laborantem curaturus. Tum audita hac historia, de rei veritate inquirens, ope celsissimi principis machinam vidi, et accepi, quam titulo custodis pudicitiae donavi.

Sed, res talis est, qua si fallere voluisset maritum uxor facillime potuisset".

A dì 6 detto mercoledì. ø

Gran caldo.

Catenat, istrumento. Nel vedere superficialmente l'Armeria ho osservati diversi istrumenti per martirizzare per dir così gli uomini. Questi sono musoliere a lucchetto, e collari con punte interne pesanti da porre al collo, credo io, di carcerati, e prigioni di guerra, barbare reliquie di cruda ferocia. Io non parlo delle armi da offesa, e da difesa, perché queste in sostanza hanno un oggetto meno inumano di quelle che abbiano le invenzioni per tormentare chi è senza forze, e senza libertà. Non parlo pure di guardia pudicizia perché di questi ho scritto in altro tempo. Solo intorno a ciò osserverò che uno di quelli ch'è nella Real Galleria è lavoro di Germania, rilevandosi dalla cesellatura, e più da un'insulsa iscrizione tedesca, che vi si legge con l'anno 1618.