d'oggi nell'annunziare alla data di Cortona che l'abate Lanzi mio aiuto era stato ascritto a quell'Accademia Etrusca, darsi al medesimo il titolo di Antiquario di Sua Altezza Reale e Custode del Gabinetto delle Gemme, e Medaglie, per avvertire lo sbaglio o innocente, o malizioso ho mandata al marchese Venuti una copia del motuproprio del dì 17 aprile riguardante la sua elezione contrafacendo un poco lo scritto, e notandovi "Per correzione della Gazzetta Toscana di num. 23 e per norma dei registri dell'Accademia Etrusca". Per quanto poco presuma non voglio essere giocato né da un gesuita, né per un gesuita, né voglio che altri si arroghi quello che non ha o si faccia passare per quello che non è. Nel presentare l'abate Lanzi all'Imperatore ebbi l'avvertenza di non dirlo mio aiuto per non inalzarmi con fasto sopra di lui, onde ho più diritto di volere che n'esso, né qualche suo aderente sopra di me lo collochi contro la verità, e contro le intenzioni sovrane.
Fra i cataloghi della Galleria vedo