un'operetta intitolata il Colporteur di monsieur de Chevrier. Ora ho avuta nelle mani una raccolta in tre volumi in 8°, Londres, 1774, contenente il suddetto scritto, ed altri del medesimo autore, e l'ho presa a leggere in questi giorni per spasso, contando di estrarre qualche aneddoto, se lo crederò confacevole al mio gusto, ed a questi fogli.
Tempo turbato, e vario con piccola pioggia nel giorno, e nella sera.
A dì 10 detto lunedì. ø
Il tempo si è rasserenato per essersi rialzato il vento impetuoso, che non è per altro molto buono per la campagna, la quale si prosciuga, e s'inaridisce.
Sento parlare i teologi, i politici, i legali, gli economisti, e tutti tengono un linguaggio diverso, e proprio della loro professione, benché tutti dovessero concorrere egualmente a migliorare la condizione degli uomini su questa terra, a sostenere la dignità del genere umano, a felicitare i loro simili. Ma il loro idiotismo non mi soddisfà, e collocato nel fuoco