Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume III (1775)

Volume Terzo » Diario » G 3 » [Dal 23 Marzo] » p. 435

A dì 30 detto giovedì. o

Miei carteggi amorosi. Vado lacerando tutt'i miei carteggi amorosi, monumenti delle passate follie giovenili, e delle infermità sofferte dal mio povero cuore. Non è che mi vergogni che sieno letti, è che non gli stimo degni d'interessare più la mia, o l'altrui curiosità. Alcuni gli hanno dati alla luce, ma per far questo bisogna apprezzare troppo le passioni, o bisogna rispettar poco il pubblico, o bisogna determinarvisi quando l'impeto delle medesime passioni accieca, non quando la fredda ragione riprende il suo impero, o quando oggetti più seri, ed utili si sente che possono, e devono solo occupare la penna di un uomo che ambisca per poco alla qualità di savio. Compatisco gl'infermi di spirito, come quelli di corpo, ma non trovo ragionevole che i primi ci occupino delle loro stravaganze, come non troverei ragionevole che i secondi guariti ci volessero descrivere le loro piaghe. Un altro infermo sol tanto, non tutto il mondo, può interessarsi in tali cose. Neppure perdono ai poeti i loro versi se non sono assai più che mediocri, e quasi dell'ultimo patetico, o subblime. In somma se questi fogli diranno assai chi fui, negli altri molti che conserverò non vi sarà un numero di sciocchezze