Tragedia di Mercier, tradotta. Ieri sera veddi recitare in via Santa Maria Olindo, e Sofronia tragedia di Mercier tratta dal canto secondo del Tasso e trasportata in versi da un nostro giovane, la quale ha avuto grande applauso. Ella sarebbe interessante se fosse stata meglio condotta, se non avesse troppe scene lunghe, e noiose, se conservasse l'originalità del suo primo inventore. L'argomento è bello assai, gli episodi non sono molto estranei al medesimo ma il poeta non regge con la sua fantasia al dialogo. Mi rammenterò sempre di aver veduto in questo stesso teatro molti anni sono il Poliuto di Cornelio, e di averlo scorto, per i sentimenti, un bel componimento, quantunque fosse infamemente rappresentato, ed io non sapessi né l'autore, né il merito del medesimo. Tanto può il buono, anche male espresso!