A dì 27 detto venerdì. ø
Tempo turbato con pioggia nella sera.
Riandando la mia vita giovenile e la serie dei miei sentimenti trovo un'estrema variazione di cose. La mia educazione mi fece adottare molti pregiudizi, ed un troppo misurato contegno. Si unì a procurar ciò il mio temperamento, ma vedo che sarebbe stato bene che mi fossi gettato nel mondo di buon'ora per conoscerlo più presto. Mi pento del tempo perduto nelle sciocchezze, e nelle piccolezze, e più mi pento di avere avuto troppa opinione delle femmine. Forse è stato bene che tardi abbia conosciuto quanto sieno corrotte, per non restare da esse offeso nella salute, e nella borsa, quando avevo più estro maschile. Forse ora non mi conviene più il curarle, ma sono ancora a bastanza uomo per non poterle affatto disprezzare. Solo spero che non accenderanno nel mio seno più tumulti ed inquietudini, e quelle che mi hanno accese sono reguardate da me come infermità acquistate dalle mie false oppinioni, e dalla mia inesperienza. Un'amica è buona sempre, ma bisogna che non