Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume III (1775)

Volume Terzo » Diario » B 3 » [Dal 13 Gennaio] » p. 396

mani, piedi ecc. Dunque noi siamo gl'individui che più differischiamo fra noi medesimi nella stessa specie? Ancor questo è un fenomeno. L'uomo si è sparso in più contrade di qualunque altro animale. Ma in una stessa contrada diversifica infinitamente fra sé, perché non vi è cane, non vi è cavallo che mostri tanta dissimiglianza, quanta ne mostra un uomo a canto all'altro. Noi siamo adunque qualche cosa di più degli altri esseri. Ma in che cosa consiste questa non ideale distinzione? Ecco l'abisso di nostra umiliazione; ecco il nodo che non può sciogliersi in questo teatro, che vita mortale si appella; ecco lo scoglio in cui fa naufragio la più delicata meditazione di coloro che si chiamano con fasto filosofi. Ecco... Ecco dove io mi anniento, e dove per debolezza cedo ai fanatici, ed