24 del passato novembre, diretta ad uno dei giornalisti pisani, la quale è anche inserita nel tomo XVI del loro giornale. I Novellisti mostreranno domani l'altro, nella Novella di num. 52, in data di Livorno, di aver veduto questo impudentissimo scritto, ma con molta freddezza,
perché tali sciocchi meritano disprezzo dagli uomini onesti. "I Novellisti Fiorentini", ho scritto ad un amico a Livorno, nel dì 24 di questo, "più filosofi di lui, gli perdoneranno facilmente il suo trasporto, ma egli rimarrà col rimorso di aver maltrattato dei galantuomini, che non ebbero mai l'intenzione di denigrare, come suppone, il suo decoro". E come prender briga con chi non ha galateo, buon senso, onoratezza, ed al più si può dire che si sia prestato all'insinuazione di qualche nostro nemico, perché non lo adoriamo? Tale scritto non mi sono curato punto di averlo.Tempo bello, sereno e freddo assai seguitando il vento tramontano.