Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume II (1774)

Volume Secondo » Diario » N 2 » [Dal 5 Luglio] » p. 296v

A dì 19 detto martedì. ø

Tempo turbato nella mattina, ma il gran vento ha dissipati i nuvoli.

Metafisica, sparsa nelle belle arti. Mi pare che nel tempo che si professa un sommo disprezzo per la Scolastica molti introduchino nell'esame, e teoria delle belle arti, della poesia, e dell'eloquenza una certa metafisica, e finezza ridicola, che invece d'instruire oscura, confonde, insterilisce la materia. In ciò peccano vari autori francesi, qualche volta la stessa Enciclopedia, e non poco le Memorie della Reale Accademia di Berlino. Il bello della natura specialmente è un soggetto che ha fatto scrivere assai, ma non per questo è ritornato il secolo di Augusto, o di Leon X. Anche doppo la decadenza dei felici tempi di Cicerone per l'oratoria, Quintiliano distese un'opera pregievole per insegnar l'eloquenza, ma non risorse per questo un altro Tullio. La Poetica di Orazio non ha fatto rinascere né un altro Orazio, né un secondo Virgilio. E che sarà poi quando si sparga sulla materia una sottigliezza troppo lambiccata?