Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume II (1774)

Volume Secondo » Diario » I 2 » [Dal 18 Maggio] » p. 268v

assai resta a farsi, perché la provincia è vasta. Se avessi tempo, comodo di provvedermi gli scrittori che hanno già lavorato sopra di ciò, agio per trattenermi a sfogliare le molte nostre Biliotheche mi bloccherei in questo molto volentieri. Ma un uomo nelle mie circostanze non deve lusingarsi di poter volgersi a tale occupazione. Averei anche degli spogli fatti negli anni passati, ma questi sono poca cosa, ed ora ho acquistate più notizie, e vedo meglio l'estensione della materia. Certi filosofi diranno che la cosa è inutile. Ma quante sono le professioni inutili in una culta società? Lo confessino pure i belli spiriti, e senza nausearsi di tutto non pretendino di dare il tuono con dei frizzi, con la fiducia di esser rispettabili, perché non pensano come gli altri, e perché di niuno si mostrano contenti che innocentemente si occupi, giacché non è nato per vangare, o zappare, temendo che gli sia risposto che anche lo zappare, e vangare val più di tutto il loro bel genio, raro gusto, sensata filosofia.