Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume II (1774)

Volume Secondo » Diario » A 2 » Gennaio » p. 202

A dì 5 detto mercoledì. o

Tempo rigido, ma bello, e quieto.

Nel rileggere in questa sera la Vita del Galileo sbozzata dal Viviani un profondo sentimento di ammirazione mi si è risvegliato per sì grand'uomo, e paragonando la sua grand'anima con la mia poverissima ho conosciuto quanto sia discosto ingegno da ingegno, quanto un raro miracolo della natura sovrasti ai comuni parti di lei, quanto il genio straordinario di pochi individui possa svelare nel regno del sapere, strappando i segreti dell'universo da quel fosco nuvolo in cui gli mira involti il volgo dei viventi. Direi strana cosa a pronunziare tanta distanza esservi da me al Galileo, quanto dall'insetto detto rotifero all'elefante, dalla zanzara all'aquila grifagna? Io nel sentire il mio me trovo maggior motivo di ammirare l'anima grande del Galileo che se credessi, o fossi veramente più accosto al medesimo, e nella mia tenuità godo il piacere di riconoscere quali grandi uomini può formare la Provvidenza se ha dato una volta il Galileo, quantunque ben di rado sì bei regali faccia a questa misera terra.