Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume I (1773)

Volume Primo » Diario » T » [Dal 13 Settembre] » p. 148v

A dì 21 detto martedì. ø

Tempo sereno, e molto caldo.

Anche Sua Altezza Reale sento che sia solito tenere dei registri giornalieri simili al mio, nei quali scrive di pugno ampiamente dì per dì ciò che sente. Questo mi conferma essere in lodevole uso il farlo.

A dì 22 detto mercoledì. ø

Tempo un poco turbato.

Quando i filosofi dicono è meglio esistere che non esistere fanno un paragone di due cose affatto dissimili. Manca all'uomo il senso della non esistenza, onde non si può confrontarla con l'esistenza ch'egli sente. Si può dire è meglio aver poco che nulla perché si ha il senso del possedere, e del non possedere, ma è un fallace assioma per ciascuno di noi il credere che prevalga l'essere al non essere, quando il non essere è una negazione di cui siamo essenzialmente incapaci a formarcene idea. Esaminando le opinioni più ricevute, quante cose si troverebbero egualmente fallaci. Gli uomini credono senza riflettere, ed i filosofi spesso sono uomini pregiudicati come gli altri.

A dì 23 detto giovedì. ø

Tempo turbato, e coperto con minaccia di burrasca in lontananza.