Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume I (1773)

Volume Primo » Diario » Q » Agosto » p. 124

che non manchino le cose necessarie alla vita, ma non può fissarne i prezzi, né farle avere a chi è ozioso, o intemperante, o disgraziato, senza caricarsi di un peso che va a ribalzare sopra la società. Nel mio piccolo vedo che se avessi famiglia sarei infelice, ma vedo ancora che i miei fondi non fruttano, perché non gli assisto, perché vivo in città, perché sono troppo filosofo, perché ho un agente onesto, ma non attivo, o industrioso, perché detti fondi sono mal collocati, e troppo divisi, perché gli ho ricevuti doppo essere stati 20 anni sotto un cattivo padrone, e vedo che sopra un altro piede dovrei collocarmi per essere in stato o di avere dei comodi, o di farmi degli eredi necessari. A questo però non penso perché sono contento del pane, e dei libri, e perché per altri riflessi una moglie non mi accomoda; penso solo di assestarmi un poco più, di professare il vero, di compiangere gl'ignoranti, di osservare in distanza gli andamenti del mondo, e di godere quando i sovrani, e la ragione procurano il bene dell'umanità a costo ancora che gli uomini non sappiano, e non credano di possederne. Tolleranza, libertà, umanità, e giustizia.