o mi dia l'ultima mossa. Ma che vedo nel mondo più degli altri? E nella solitudine che ristoro troverò maggiore, che in mezzo agli amici? Trista situazione! Non ho vuoti nell'anima, né passioni: con tutto questo ho molte cose che mi pungono, e che la prudenza vuole che nasconda. Il mio gabbinetto, né la mia mediocrità mi coprono a bastanza. Il mio naturale non è fatto per far fortuna, il mio talento per procurarmi dei beni, la mia virtù per difendermi da tutt'i mali. Gettato dal caso in tutte le situazioni nelle quali mi sono trovato, non ho mai sentito che alcuna fosse veramente per me. Le altre che mi si parano davanti non le so desiderare, perché non scorgo in esse maggior dose di felicità per il mio cuore. Egli vuol poco, ma quel poco ama di possederlo puramente e pienamente. Non lo abbaglia il fasto, la ricchezza, la potenza, quanto lo spaventa la miseria, l'ingiustizia, la dubbiezza. Non sono fatto né per servire, né per comandare, sono fatto per vivere, per correre onestamente nell'oscurità la mia carriera, per tollerare, per piangere