Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume I (1773)

Volume Primo » Diario » N » [Dal 18 Giugno] » p. 99v

americane, benché un poco inferiori nella fragranza. Gli spagnuoli adottarono non poco tali vasi, che chiamarono "barri", con questo nome disegnando il bucchero portoghese, e con quello di "barro richo" quello dell'Indie occidentali. Ve ne hanno di più colori, ma i neri sono quelli ch'ebbero più stima, siccome si vede d'alcune canzonette anacreontiche del conte Lorenzo Magalotti, bellissime. I frantumi di questi vasi spolverizzati furono adoperati fino nelle più delicate vivande dei credenzieri, non che nelle cunzie, e nel tabacco, per quanto si rileva nella prefazione alla Buccherreide del dottor Lorenzo Bellini, data in luce nel 1729 in Firenze, ove con diligenza si tratta dei buccheri, delle loro specie, fabbricazione, uso ecc. Il detto conte Magalotti, che da' suoi scritti pare essere stato affezionatissimo a questo lusso di moda, distese in otto lettere

alla marchesa Ottavia Strozzi di Roma dirette, un ragguaglio distinto dei buccheri e procurò che i suoi amici s'impiegassero a celebrarli con i loro versi, fra i quali fu il detto Bellini, che alla medesima signora inviò i suoi. Di presente