inglesi nel resto dell'America settentrionale, cioè della Pensilvania, della Virginia, di Maryland, delle due Caroline, meridionale, e settentrionale, della Georgia, e delle due Florida, orientale, ed occidentale. Tutti assieme costituiscono, dice l'autore (p. 499), l'impero più esteso che si sia formato nella supeficie del globo. Eppure (diciamo noi) sono ben poca cosa veduti in esso. Renal giustamente si compiace nel descrivere la Pensilvania la colonia forse la più felice per l'umanità che sia mai stata. Nell'occasione di parlar di lei parla dei quakeri, e gli ammira. Giorgio Fox fu il fondatore di questa setta, e Guglielmo Penn il fondatore di questo stabilimento verso l'anno 1682. Quivi hanno pace tutte le nazioni, e tutte le religioni. I dumplers sono specie di solitari che vivono 50 miglia in circa lontani da Filadelfia nella quiete, nella devozione, e nel lavoro.
Al principio del 1755 la Pensilvania contava 280.000 abitanti. Di poi la popolazione è molto cresciuta. La detta capitale è qualche cosa di singolare nella sua semplicità anche per un europeo (p. 428). Doppo avere scorso questo stabilimento Renal passa a trattare