Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume I (1773)

Volume Primo » Diario » L » [Dal 29 Maggio] » p. 80v

celebre per il commercio che vi si stabilì delle pelli. Queste furono prese da alcuni animali che si descrivono a p. 83 e seg. L'autore specialmente si trattiene ad ammirare il castoro, la fabbrica delle sue tane nell'inverno, la forma del suo vivere. Ritrova in tutta la condotta di questi animali una intelligenza che lo trasporta a paragonare i medesimi con l'uomo, e con entusiasmo non lo fa con molto vantaggio del secondo (p. 88-98). Chi lo crederebbe? Esso gli pone a confronto (p. 96) dei certosini, e conclude: "L'uomo nella sua follia ha creduto ritrovare la saviezza. Una folla di esseri vivono in una sorte di società che separa per sempre i due sessi. L'uno, e l'altro, isolati in delle cellette ove per esser felici non averebbero a fare altro che riunirsi, consumano i più bei giorni della loro vita a sopire, a detestare il pendio che ve li conduce a traverso le prigioni, e le porte di ferro che la paura ha frapposte per dividere dei cuori teneri, e delle anime innocenti. Ov'è l'empietà se non nell'inumanità di queste instituzioni malinconiche, e feroci che snaturano l'uomo per divinizzarlo, che lo