Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume I (1773)

Volume Primo » Diario » G » [Dal 4 Maggio] » p. 54

nell'alta Etiopia, ove da tempo immemorabile è stato conosciuto. Aggiunge che il frutto è più grosso, più lungo, meno verde e quasi tanto odoroso quanto quello che si è principiato ad usare nell'Arabia verso la fine del sesto secolo ("seizième"). Comunemente vien creduto che un molacco, chiamato Chaldus, fosse il primo arabo che adottasse questa bevanda in vista di un assopimento continovo che non gli permetteva di attendere convenevolmente alle sue notturne preghiere. Fu imitato dai suoi dervì. Dalle rive del Mar Rosso passò a Medina, alla Mecca, e per mezzo dei peregrini in tutt'i paesi maomettani. A Londra (p. 400) si introdusse questa nuova bevanda nel 1652 da un mercante, detto Eduardo, che ritornava dal Levante. Dagl'inglesi l'hanno ricevuta gli altri europei, che ne fanno però sempre un uso più moderato che ove il clima, e la religione, ha proscritto il vino. Anche l'uso del tè è in Inghilterra sorprendente.