Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume I (1773)

Volume Primo » Diario » B » [Dal 5 Marzo] » p. 14v

non era cosa sconosciuta negli andati secoli ecc.

Non sono questi i miei studi, onde non mi tratterò in analizzare di più un tal libretto ove trovo riportarsi li squarci degli autori antichi, i quali confermano il sentimento che di mano in mano vi si espone, e solamente mi è piaciuto di notare di averlo scorso, giacché ne avevo curiosità. L'edizione è: Amstelaedami, apud Janssonio-Waesbergios, 1684, in 8°, di pagine 249, oltre la dedica, l'indice ecc. In fine vi è riunito, benché con nuovo frontispizio, e con nuova enumerazione di pagine, che sono 85, Rerum inventarum onomasticon. Tale opuscolo può essere di qualche comodo ad un filologo, e ad un poeta, citando, sotto ciascuna cosa che dicesi ritrovata dal tale, e dal tale, lo scrittore che lo garantisce, ma io sono nella persuasione che tutto quello che si è scritto in questo genere sia nella massima incertezza, e che la storia delle scoperte, o invenzioni in qualunque genere non si sappia precisamente. Per questo non curo neppure Polidoro Virgilio, Ravisio Testore, e chiunque altro con simile oggetto si è occupato a spogliare Plinio, Isidoro, Plutarco ecc.