ø Sabato a dì 6 detto.
Ho comprato le opere di Boileau in due tomi stampati di Amsterdam (forse di ...) del 1721. Non occorre che parli di questo libro. Solamente dirò ch'essendo a studio in Pisa mi era venuto in pensiero di fare una raccolta delle poetiche di Orazio, del Menzini, di Boileau, e di Pope, e di darla alle stampe, non credendo che meglio vi possa essere in questo genere di ciò che hanno scritto questi quattro maestri, di quattro diverse nazioni. La strettezza de' miei assegnamenti fece svanire questa mia idea, ma se mai fossi in grado di disporre di qualche somma, forse l'eseguirei.
ø Domenica a dì 7 detto.
È ritornato di Roma per pochi giorni l'abate Giulio Perini mio amico, il quale colà si portò nel novembre del 1757 per studiar legge, e per impiegarsi. Ancora non è stabilito in alcun impiego certo, ma serve di aiuto al dottor Stefanoni. Con esso ho parlato molto della promozione ultimamente fatta da Clemente XIII e fra le altre cose mi ha detto che il padre Orsi è debitore del cappello al cardinale Neri Corsini, e che le pressature fatte da esso al Pontefice hanno fatto sì che per far cardinale Orsi sia stato escluso il padre Vezzosi teatino, stato Generale del suo ordine ed uomo celebre per la sua dottrina. Altre cose