Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume I (1759)

I » Diario » 1759 » Ottobre » p. 136

stimi che tutte le nazioni debbano scriver satire sul medesimo gusto, quando è certo che ognuna di esse ha una particolar maniera di spiegare i propri sentimenti, e che qualunque autore deve piuttosto pensare di piacere a' suoi che a gli altri quando non scrive libri di scienze. Né il ridicolo degl'italiani è punto quello de' francesi, degl'inglesi, e che so io.

Dalla vendita della Libreria Stoschiana ho acquistato l'operetta di Erasmo intitolato Stulticiae laus. Alcuni anni sono la lessi con gusto, e nella mia Biblioteca universale notai, parlando della lettera diretta ad Martinum Dorpium Theologum, la quale è doppo l'accennato opuscolo, quanto appresso cioè: "In questa lettera s'ingegna Erasmo di difendersi da varie accuse date al suo opuscolo, il quale è in vero eccellente, ma io giudico che nel medesimo averebbe potuto lasciare molte cose che i lettori più sensati offendono non poco. Certamente egli manda troppo avanti il suo pensiero, quando vuol provare il suo assunto con le Scritture, e della passione dimostra mentre troppo prolissamente i vizi, e i difetti scopre dei teologi, e di altre persone sacre, e quelli di altre professioni sferza con pochi periodi. 'Nihil nugacius quam seria nugatorie tractare' scrive Erasmo