nel 1753 essendo comparse in due volumi in 4° le Annotazioni postume del detto Zeno alla Biblioteca fontaniniana ben mi avveddi che nulla più vi era da fare per renderla libera dai tanti errori di cui l'aveva ricolma il suo autore. Solamente col non essersi il predetto Zeno voluto imbarazzare in aggiungervi tutti quei libri che meritavano di star registrati in una biblioteca italiana, aveva a me lasciato libero il campo a farvi tutte quelle aggiunte che avessi credute necessarie. Questa fatica veramente mi sarebbe piaciuta per giovare agl'italiani, e quasi ero per accingermi ad essa, se disperando di poterla condurre a fine senza l'aiuto di qualche biblioteca, ove poter consultare con i propri occhi i libri da registrarsi, non avessi abbandonato un lavoro, a cui non so se per le cose sopravvenute di poi sarò più in grado di applicare, sul timore di non inciampare in grossissimi mancamenti.
In questo tempo ancora pensai ad una Biblioteca universale per ordine di alfabeto dei letterati, nella quale intendevo registrare in compendio