ad un arte, o servitù, e i poveri nel termine di un mese portare una fede di esercitare un'arte, o servitù, sotto pena, per la prima volta, di un anno di confine alla fabbrica di Pisa, la seconda due anni, e per la terza 5 anni di galera, con obbligo ai Sindaci dei Malefizi di dar nota ai Rettori di tali persone, sotto rigorose pene e con pene non meno rigorose contro chi ardisse ricettarle, o nutrirle. Per altra legge de' 29 marzo 1629 i poveri vagabondi furono cacciati di Livorno sotto pena della galera. Delle più moderne, e dell'erezione della Congregazione di San Giovanni Battista sopra il Soccorso dei Poveri, siccome del Conservatorio di Bonifazio, non parlo, per essere cose note.