svanite tutte le grandi ricchezze che in vari tempi ha assorbite questo oratorio, che faceva la principal devozione dei nostri antichi, ed a cui specialmente nella pestilenza del 1348 per testimonianza di Matteo Villani nella sua Storia lib. I cap. 6 furono lasciati più di trecentocinquantamila fiorini d'oro, i quali fino d'allora furono in gran parte consumati. Ed ecco come il tempo logora tutto, e come le disposizioni dell'umana volontà restano deluse per colpa del rivolgimento delle circostanze.
ø A dì 19 detto giovedì.
Tempo nebbioso, e rigido con piccola acqua nella sera, che forse è neve ai monti.
È la nostra interna situazione un bizzarro prodotto di tante cause impercettibili, che noi non sappiamo distinguere quasi mai d'onde nasca la