Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XX (1767-1768)

Volume XX » Diario » 1768 » All'8 aprile » p. 190

Romani avessero qualche cosa di simile, e pure che Marco Celio suo amico introducesse quest'uso. Essendosi portato Cicerone al suo proconsolato di Cilicia pregò Celio che lo tenesse ragguagliato di quello che di più interessante accadeva in Roma. Celio adunque per soddisfare a ciò prese una persona, che di altre si serviva, per informarsi esattamente di ciò che si diceva, e si faceva, e per comporne un ristretto da essere inviato all'amico. Conteneva esso "senatus-consulta, edicta, fabulae, rumores" come si ha dalla lettera I del lib. VIII ove tutto ciò si dichiara, e Celio riserbava per sé le nuove più particolari e ciò che "in republica maius actum erit, quod operarii minus commode persequi possint". La lettera VIII del lib. II mostra che Cicerone scrivendo a Celio si lamenta che questi avvisi fossero